Giornale Online
29/12/2016 - Documenti e Interventi
I due presidenti hanno concordato il protocollo previsto dalla legge istitutiva dell'organismo
La Consulta per lo Statuto va avanti: intessa operativa tra Dorigatti e Rossi
Rossi e Dorigatti
I due presidenti hanno concordato il protocollo previsto dalla legge istitutiva dell'organismo
La Consulta per lo Statuto va avanti: intessa operativa tra Dorigatti e Rossi
Rossi e Dorigatti
Consiglio
e Giunta provinciali lavorano assieme per garantire la progettazione
di una possibile riforma dello Statuto regionale di autonomia. E’
il senso del protocollo d’intesa concordato dal presidente Bruno
Dorigatti e dal presidente Ugo Rossi, ai sensi dell’articolo 2
della legge provinciale 1/2016, che ha istituito la Consulta per lo
Statuto speciale. Al comma 7 si stabilisce che questo organismo di 25
membri – presieduto da Giandomenico Falcon e già al lavoro da
settembre – “si avvale del supporto tecnico e organizzativo degli
uffici del Consiglio provinciale e della Giunta provinciale, con
modalità concordate tra il Presidente del Consiglio provinciale e il
Presidente della Provincia, sentito il Presidente della Consulta”.
Ebbene, questo accordo operativo è stato ora messo nero su bianco e
consentirà di affrontare in modo coordinato ed efficiente la
decisiva fase della partecipazione popolare alla costruzione del
documento finale della Consulta, ossia del vero e proprio “progetto
di riforma”, da consegnare infine all’assemblea legislativa
provinciale e a quella regionale.
Il
protocollo concordato da Dorigatti e Rossi prevede che Consiglio e
Giunta condividano la messa a disposizione sia dei mezzi tecnici, sia
di quelli finanziari, utili alla migliore operatività dell’organismo
presieduto dal professor Falcon.
Nonostante
la bocciatura al referendum della riforma costituzionale del Titolo
V, i due presidenti sono entrambi convinti che permanga la necessità
di portare avanti uno sforzo di revisione della carta statutaria del
1948-1972, come contributo strategico al rafforzamento del peculiare
assetto istituzionale del Trentino dentro lo Stato italiano.
Particolarmente importante sarà il coinvolgimento della cittadinanza
nei 6 mesi della fase partecipativa prevista dalla l.p. 1/2016,
un’operazione che dovrà consentire di poggiare la riforma su un
reale consenso e su un’ampia consapevolezza popolare attorno ai
temi fondanti dell’autonomia provinciale e regionale. Altrettanto
strategica viene ritenuta l’unità d’intenti tra Trento e
Bolzano, da perseguire attraverso un costruttivo confronto tra le due
realtà provinciali.
A
progettazione conclusa della riforma, spetterà infine a Consiglio e
Giunta provinciali valutare se e quando ci saranno le migliori
condizioni complessive per portare il progetto di riforma in sede
parlamentare e aprire quindi la procedura costituzionale per la sua
approvazione.